Sono il ponte che collegano asfalto, sentieri e strade bianche al ciclista ed alla sua bicicletta. La scelta delle coperture gravel e del relativo allestimento ruote è un’operazione delicata, ma che allo stesso tempo diventa semplice a di avere le idee chiare riguardo le condizioni ambientali di utilizzo, le specifiche tecniche che definiscono la compatibilità ruota/pneumatico ed i feedback che restituirà la bici a seguito di determinate scelte. I copertoni gravel possono essere oggetto di un dibattito più ampio e acceso rispetto alla scelta degli pneumatici dedicati alla strada. Per trovare la giusta soluzione è necessario definire alcuni punti chiave.
La dimensione della ruota è un parametro fondamentale che incide molto sulla scelta dello pneumatico. La soluzione standard da 28’’ di derivazione stradale permette di avere una bicicletta veloce, più stabile su fondo sconnesso e poco compatto. Rispetto alla ruota 650B da 27,5’’ l’impronta a terra è maggiore e questo gioca a favore di una migliore trazione. Inoltre, l’angolo di ingaggio di un ostacolo durante la marcia è minore. La ruota da 28’’ ha un piccolo limite che è legato alla luce tra ruota e telaio: lo spazio di alloggiamento dello pneumatico è limitato rispetto ad una ruota 650B. C’è da dire che nella maggior parte dei casi è possibile allestire una ruota 700C con copertura fino a 46mm.
Le ruote 650B essendo più piccole diminuiscono il passo della bicicletta. Qualità che rende la bici più reattiva e sensibile e di conseguenza più guidabile nei passaggi tecnici. Rispetto alla ruota da 28’’ il volume d’aria è maggiore e le pressioni di esercizio più basse: qualità che permette di adottare coperture gravel da 60/62mm molto morbide ed elastiche, adatte quindi a terreni particolarmente scassati. In questo caso si parla di standard road plus perché la copertura grazie ad una spalla più alta rende il diametro finale della ruota molto simile a quello di una 28’’.
Molto interessanti, quindi, le biciclette gravel che permettono l’installazione delle ruote 700C e 650B. A prescindere dallo standard però saranno necessarie alcune prove sul campo per individuare la giusta configurazione e le pressioni di esercizio ideali tenendo sempre come base di partenza le indicazioni fornite dai produttori.
La lavorazione del battistrada dello pneumatico gravel determina quattro categorie di pneumatici.
Non esiste la copertura gravel migliore e perfetta perché ogni ciclista ha sensibilità e doti di guida uniche e diverse. Trovare la giusta configurazione richiede certamente una riflessione iniziale, ma si parla pur sempre di un processo di ricerca e prove in diverse condizioni ambientali e situazioni.
In generale se si pedala su asfalto e sterrati compatti è buona cosa non andare oltre una copertura da 35 mm. Se le parti si invertono ecco che i giochi cambiano: meglio cedere qualcosa in termini di scorrevolezza per aumentare il grip e l’impronta a terra dello pneumatico.