La tua guida definitiva sul gravel, a cura di Wilier Triestina

Borse bikepacking per la tua bici gravel

Bikepacking ovvero l’avventura in bicicletta. Il bikepacking è esplorazione. Esplorare significa “toccare il fondo, toccare la cima, toccare i limiti, toccare… per vedere se ci aprono la porta”. Il mondo dal sellino della bicicletta ci appare diverso. “Il principio ciclosofico fondamentale – ha scritto Didier Tronchet - è: ogni corpo su una bicicletta assiste a uno spostamento del proprio sguardo sul mondo. All'esterno ci si sposta in bicicletta, ma all'interno è la bicicletta che ci sposta”. In sella, all’avventura, da soli o in compagnia, senza assistenza, verso nuove mete. Ecco il bikepacking: “il vento in faccia che mette in ordine le idee”.

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Bikepacking: ecco le borse per bici gravel

Salire in sella e portarsi appresso attrezzatura e scorte per affrontare qualsiasi condizione ambientale (tenda inclusa in certi casi) può essere un’impresa assai ardua. Il bikepacking coincide fino ad un certo punto con il cicloturismo che predilige percorsi asfaltati, alla portata di tutti, dotati di punti di assistenza e servizi dedicati.

Tra le biciclette gravel “adventure” e borse bikepacking c’è un vero e proprio rapporto complementare. Il bagaglio deve essere resistente, impermeabile, compatto, ma allo stesso tempo funzionale. Quasi indistruttibile. Non è un caso se i costruttori dei telai amano lavorare in sinergia con le aziende che producono questo tipo di accessori. L’obiettivo è quello di ridurre l’ingombro, massimizzare gli spazi e ottimizzare la compatibilità bici/borsa.

Wilier ha scelto di collaborare con Miss Grape - eccellenza italiana del settore - per garantire a tutti gli appassionati delle avventure a pedali le migliori soluzioni tecniche.

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Light o expedition?

Il verbo del bikepacking ha due possibili coniugazioni.

  • Bikepacking leggero o multi day: permette di allestire una bici da gravel ed allo stesso tempo una bicicletta da strada a seconda delle caratteristiche del percorso ed alle relative esigenze di velocità. Gli accessori sono minimali, stretti per limitare gli sfregamenti durante la pedalata, ma allo stesso tempo capienti e votati all’aerodinamica. Cosa non da poco: in alcuni casi non vengono richieste particolari predisposizioni o fori sul telaio per l’alloggiamento di borse e borselli. È la scelta ideale per tutti coloro che amano viaggiare e che intendono riposarsi avvalendosi di una struttura lungo il percorso come ad esempio un hotel o un B&B.

  • Esplorazione o adventure/expedition: è il segmento bikepacking che fa rima con l’avventura. Qui le predisposizioni e le compatibilità offerte dal telaio e dai relativi accessori giocano un ruolo fondamentale. Ogni spazio sulla bicicletta conta e può fare la differenza quando si tratta di percorrere zone remote e prive dei servizi essenziali. Il calcolo degli imprevisti impone una capacità di stoccaggio maggiore: kit di riparazione, kit pronto soccorso, scorte idriche, alimenti, tenda, sacco a pelo, stuoino, fornello da campeggio, etc. I portapacchi dedicati alle bici gravel, le borse anteriori e posteriori possono essere una valida soluzione per aumentare la capacità di carico.

 

I quattro pannelli fondamentali del bikepacking

Sono essenzialmente quattro le zone (o pannelli) da studiare attentamente se l’intenzione è quella di dotarsi di borse per bici gravel.

  • Borsa sottosella / seat pack
    Deve essere stabile, resistente, antistrappo ed impermeabile perché soggetta all’esposizione diretta della ruota posteriore. È una vera e propria “borsa parafango”. Il volume può essere anche di 20 litri, ma attenzione al fuorisella: dovrà essere pari o superiore a 10 cm. I punti di innesto sono due: cannotto sella e fibbia a clip che abbraccia la slitta della sella.
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  • Borsa telaio / frame pack
    Si inserisce all’interno del triangolo principale del telaio sotto al tubo orizzontale in modo tale da consentire l’accesso ai due portaborraccia. Le dimensioni ridotte e la praticità d’uso rendono questo accessorio molto pratico anche per l’utilizzo quotidiano della bicicletta non solo legato al gravel, ma anche alla mobilità urbana. Esistono delle versioni “full frame” in grado di chiudere la luce del triangolo principale e “recuperare” un volume che in genere si aggira tra i due ed i 15 litri, ma in quest’ultimo caso bisognerà pensare ad una alternativa per l’alloggiamento delle borracce.
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  • Borsa telaio per tubo orizzontale / top tube bag
    È un accessorio super leggero con volume di carico di due o tre litri adottato anche dal ciclista su strada e in forma più evoluta anche dai triatleti delle lunghe distanze che amano inserire in questa posizione gel e barrette per rendere più agevole il rifornimento in corsa. Nessun intralcio per le borracce nel gravel può essere utilizzato per inserire lo smartphone, il kit di riparazione o pronto soccorso o gli accessori d’abbigliamento rimovibili come ad esempio gambali, manicotti e mantellina.
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  • Borsa manubrio / handlebar pack
    La borsa manubrio deve essere a tenuta stagna perché in caso di maltempo è l’accessorio maggiormente esposto alle intemperie. É facilmente riconoscibile per via della forma a siluro e danno il massimo in termini di capienza se installate su manubri dritti “drop bar” o gravel tipo woodchipper la cui apertura permette aree d’alloggiamento maggiori. A seconda delle esigenze si può optare per un classico borsello con busta trasparente impermeabile per avere sempre a vista una cartina geografica e le informazioni impermeabili o il così detto “roll” ovvero il classico sistema di chiusura con fibbia a clip che permette di stoccare in pochi istanti un sacco a pelo.
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